Nei primi anni ’90 c’era uno spot televisivo molto popolare, che probabilmente ricorderai.
La trama era semplice ma davvero efficace.
Una ragazza che si sta lavando i denti si chiede “perché sanguinano le gengive?”
A quel punto, la telecamera stacca l’inquadratura e un dentista in camice bianco spiega ai telespettatori che è colpa della placca batterica, e che non ha senso attendere che si accumuli sulle gengive facendole sanguinare.
Il finale dello spot conteneva una frase a effetto pronunciata dal dentista che è diventata un vero e proprio modo di dire entrato nel linguaggio comune:
“prevenire è meglio che curare”.
Oltre che per le tue gengive, questo concetto è particolarmente valido quando parliamo di dissesto idrogeologico.
In sintesi, il dissesto idrogeologico è l’insieme dei fenomeni che hanno un’azione distruttiva in termini di degradazione del suolo e che – come conseguenza – possono danneggiare case, edifici e altri manufatti.
In altri termini, si va dall’erosione superficiale, fino agli eventi più catastrofici quali frane e alluvioni.
Come saprai se leggi gli articoli del nostro blog, la nostra impresa edile è specializzata in consolidamenti, ossia nella prevenzione e nella gestione di frane e smottamenti, che sono la manifestazione più tipica del dissesto idrogeologico.
Da circa vent’anni le nostre giornate sono scandite da
- lavori in fune su pareti verticali
- consolidamento di scarpate in frana
- realizzazione di pareti chiodate con tiranti a iniezione
- posa di reti e barriere paramassi
e così via.
Una delle lezioni più importanti che abbiamo imparato in questi anni è che, quando si parla di dissesto idrogeologico, la prevenzione è fondamentale.
Purtroppo, la prevenzione non viene quasi mai tenuta nella giusta considerazione.
Facciamo un esempio pratico: quando si sistema una frana, è necessario lavorare anche per prevenire nuove frane future.
Eppure, molto spesso ci troviamo di fronte a lavori di sistemazione fatti in maniera superficiale ed approssimativa.
È davvero incredibile come su questo tema ci sia un approccio completamente sbagliato da parte di numerose delle imprese edili generaliste, ossia che non si occupano in maniera specifica di consolidamenti.
Di conseguenza, anche quando una situazione pericolosa sembra essere stata sistemata, in realtà non lo è, con tutti i problemi che ne conseguono.
Molto spesso, infatti, si agisce sull’effetto del dissesto ma non sulla sua causa.
A questo proposito, è fondamentale considerare una delle più frequenti cause del dissesto idrogeologico: l’acqua! Realizzare appositi interventi di regimazione delle acque diventa fondamentale. Tra i più comuni interventi che si possono attuare vi sono:
- canalette superficiali
- fossi di guardia
- trincee drenanti
- tubi drenanti – dreni -suborizzontali nel sottosuolo.
Quindi, è bene ribadire a chiare lettere che, quando si parla di dissesto idrogeologico, è fondamentale non solo sistemare i danni, ma anche effettuare degli interventi di regimazione delle acque, allo scopo di agire sulla causa del dissesto e non solo sull’effetto.
Ancora una volta, “prevenire è meglio che curare”.